AZZINANO il borgo dei sogni dipinti

 
 

di  Marcello Maranella

Ad Azzinano si arriva in poco più di 15 minuti risalendo la strada provinciale che da Montorio al Vomano porta a Tossicia. Siamo nella frazione dell'antica capitale della Valle Siciliana circondata dalle montagne ancora innevate, con il Corno Grande che svetta sovrano nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso d'Italia. Anticamente i Greci la definirono la valle "dei fichi e degli olivi",  dove più di tremila anni fa abitarono i siculi come riferisce lo storico Tucidite. 

Sembra di attraversare un altro mondo dove storia e leggenda, realtà e fantasia si rincorrono nelle incantevoli cromie che solo la natura appenninica sa donarci. Il paesaggio collinare e pedemontano è irradiato dal sole gìà alto nel cielo azzurro. Tutt'intorno intense sfumature di verde prorompono dai campi ben coltivati a quattrocento metri di altitudine sul livello del mare Adriatico. 

Man mano che avanzo verso l'abitato di Azzinano l'andatura in auto si fa più lenta. A darmi il benvenuto  è  un lungo affresco orizzontale disteso su un muro di contenimento sopra il manto stradale che preannuncia l'arrivo nel...Paese dei Giochi di una Volta

Erano anni che non ripassavo da queste parti e, in tutta sincerità, pensavo ad un'immagine sbiadita dall'incuria del tempo di quello che agli inizi del duemila era stato dichiarato..." il più bello e attrattivo tra i dipinti villaggi italiani". Al contrario, i muri parlano ancora il linguaggio naif, nonostante le ferite inferte dagli ultimi terremoti che hanno costretto gran parte dei residenti ad allontanarsi da Azzinano. Alcuni alloggiano nei map, altri sono emigrati altrove tra cui giovani azzinanesi in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. Sono i segni di una ricostruzione tuttora incerta. Eppure tutti, chi più chi meno, contribuiscono a tenere in vita quel mondo fiabesco ispirato ai giochi e ai sogni della fanciullezza che i muri raccontano con la vivacità dei colori e l'encomiabile freschezza manutentiva. E' questa la sensazione che mi pervade ammirando l'ordinata pavimentazione della piazzetta del paese circondata di alberi, aiuole  e vasi fioriti, in perfetta sintonia con i temi narrati nei murales delle case di Azzinano. 

E' un'emozione crescente. E' un inno alla bellezza e al decoro di una comunità alle falde del Gran Sasso che si prepara a rinnovare l'evento pittorico nell'ultima settimana del prossimo mese di luglio. "Sarà  una grande festa, come sempre accade da oltre vent'anni quando nel nostro borgo arriveranno centinaia di visitatori e di artisti  provenienti da ogni parte d'Italia. Questa volta saranno due i pittori all'opera" mi dice cortesemente il Presidente della Proloco Pietro Seca. "Oltre al coordinamento logistico della manifestazione cui immagino provveda la Proloco, chi altro vi aiuta? " chiedo curioso. "Innanzi tutto i residenti, poi quelli che tornano per l'occasione, oltre al sostengo economico delle istituzioni locali. Ma il segreto della buona riuscita dipende dal grande senso di appartenenza di tutti noi" sottolinea il Presidente con un'espressione di compiacimento e, sorridendo, mormora in dialetto "Qua la gente ce te assai!"



Tutto ha inizio nel 2001 con la mostra d'arte "Ligabue & dintorni" .  Una interessante esposizione patrocinata dalla Regione Abruzzo organizzata a Montorio e Tossicia in omaggio al pittore italiano Antonio Ligabue e alla pittrice di Azzinano Annunziata Scipione.  Per rendere meglio l'idea Pietro Seca fa un salto in casa e torna con  una copia del volume di Dante Bellini, stampato nel 2011 da Verdone editore. Merito all'autore che riassume egregiamente con argomenti e immagini le ragioni che fanno di Azzinano il più accogliente e famoso borgo italiano dipinto naif in cui, fra l'altro,  annota:

"Fu  un avvenimento epocale" che coinvolse il comune di Tossicia e di Montorio al Vomano e personaggi della cultura e dell'arte come Marzio Dall'Acqua e Giammario Sgattoni, nonchè collezionisti privati e il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara. Durante la retrospettiva, ad Azzinano, entrarono in azione i primi pittori. Fecero i primi murales. Iniziò una bella storia. Che dura ancora".  

Nel nome di Annunziata Scipione, la grande pittrice contadina, orgoglio di Azzinano e della Valle Siciliana!

Mentre saluto e ringrazio il  Presidente della Proloco un signore mi fa cenno di riprendermi le chiavi della macchina che ho dimenticato sul muretto. "Grazie, molto gentile...con chi ho l'onore? " "Mi chiamo Rinaldo Seca...come il sindaco di Castelli... ma non siamo parenti" si affretta a precisare con una scherzosa battuta il nostro interlocutore addetto alla cura del verde pubblico... come volontario s'intende! 

A questo punto è giunto il momento di dare la parola alle immagini che mi compaiono in  ogni angolo del borgo. Cammino e ammiro la perfezione di quei muri dipinti. Si ha la sensazione di entrare per un attimo a far parte dell'universo felice e spensierato di quei bambini che giocano e ridono e schiamazzano, evocando altri tempi e altre storie. Che appartengono essenzialmente alla nostra infanzia ma che potrebbero far gioire anche i bambini di oggi e di domani in un mondo senza guerre. All'insegna della pace e della solidarietà fra i popoli! 

















Il reportage si conclude qui. Spero sia stato un utile stimolo per recarsi in visita a Azzinano. Arrivederci alla prossima tappa!
 


 

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