Gran Sasso: storie di turismi e borghi più belli d'Italia

Il Gran Sasso che guarda il mare.
Versante teramano con immagini di prorompente bellezza e scenari mozzafiato che quest'inverno assolato di metà febbraio ci ha regalato in maniera del tutto inaspettata.  

Pietracamela, incastonata fra le pietre rocciose immortalate da Guido Monatuti, offre un'incantevole visione con i tetti imbiancati come una spruzzatina di zucchero a velo.




Prati di Tivo e Pietracamela: storia antica di stazione turistica  e borgo fra i più belli d'Italia . Eppure domanda e offerta turistica fanno fatica ad incontrarsi in quest'era di pesante crisi economica e di gigantesche trasformazioni sociali. E così la montagna perde di attrattività se non adegua il passo dell'accoglienza e della sostenibilità ambientale, d'inverno come in estate.
Quando la neve si scioglie la natura riapre i suoi boschi incantati di Aschero verso la Laghetta e di Fonte Novello nelle adiacenze di Intermesoli.

Le vie  leggendarie come il Sentiero Italia, il Rifugio Franchetti,
il ghiacciaio del Calderone, gli Aquilotti del Gran Sasso, la parete rossa del Camicia, i grandi nomi dell'alpinismo, l'Ara Pietra non sono che tasselli preziosi di una grande storia  del massiccio più alto degli Appennini. La continua migrazione verso la costa in seguito ai terremoti recenti sta disgregando usi e consuetudini tramandatisi nei secoli che hanno reso l'Abruzzo forte e gentile.
Uno storico di grande acume come Alessandro Clementi esaltava .. "l'esplosione di grandiosa bellezza".. che da Pietracamela porta al passo della Portella..riferendosi al panorama  che si presentava agli uomini di Pietracamela
che.. come slitte umane raggiungevano Assergi per rifornire gli opifici dell'arte della lana dell'Aquila.
E' lo stesso panorama che si presentava ai mercanti di vini aquilani che dovevano raggiungere Montorio e la Valle Siciliana per acquistare i vini e gli olii °(Atlante Storico del Gran Sasso d'Italia- ReR). Erano mercati fiorenti in una montagna viva che tenevano ben saldo il rapporto fra Teramo e L'Aquila.Un richiamo alla storia per dire che la via del mare senza ritorno in montagna non conviene soprattutto a Teramo che per decenni ha simboleggiato il punto di passaggio obbligato. Una sorta di stazione di posta prima di rimettersi in cammino per affari o per vacanze quando ancora la strada delle Capannelle era un significativo valore aggiunto per i traffici commerciali e le locande di ristoro.
O il Comune di Montorio al Vomano che, in concomitanza con la nascita del Parco (1995), volle caratterizzarsi  come  Vetrina del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga.


Il clima, non solo dal punto di vista dei cambiamenti atmosferici, è fortemente mutato.
Difficile investire in montagna. I comuni montani non hanno risorse economiche nè possono assicurare servizi primari ai  residenti. La ricostruzione degli edifici colpiti dal sisma sarà lunga e costosa ma riguarda già altre generazioni, altre politiche di difesa del paesaggio, altre forme di aggregazione sociale. Nuove popolose etnie sono in transito nel Mediterraneo e, come in passato, daranno vita ad altri insediamenti intorno al Gran Sasso che, nonostante tutto, rimane un luogo di grande fascino e di operosa convivenza.   ma. ma.















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