Il Premio "Gianni Di Venanzo" compie vent'anni. La felice intuizione di Teramo Nostra

Quando nel 1996 i rappresentanti dell'associazione Teramo Nostra intitolarono una via nella Città di Teramo a Gianni Di Venanzo, Lina Wertmuller e Tonino Valeri avevano le lacrime agli occhi per la commozione verso una dei più grandi direttori della fotografia del cinema italiano. Questo episodio lo ha ricordato l'altra sera l'artista teramano Sandro Melarangelo sul palcoscenico del Cineteatro Comunale, a conclusione di una delle più singolari edizioni del Premio della fotografia nel cinema "Gianni Di Venanzo", giunto ormai al suo ventesimo anniversario e in concomitanza con la morte del grande regista Tonino Valeri. Quasi tre ore di incontri fra aneddoti e riconoscimenti a personalità che hanno contribuito a diffondere  l'immagine di un Paese ricco di talenti e operatori di un'arte raffinata e affascinante riconosciuta in tutto il  mondo. Una serata briosa trascorsa all'insegna del buon gusto culturale, densa di momenti emozionanti che  hanno coinvolto la folta platea in un'atmosfera calda e partecipata nei confronti di Gianni Garco, Olga Bisera, Raffaele Pisu, Nino Benvenuti. Il grande campione di pugilato ha sorpreso un pò tutti nella sua veste di attore a fianco di Giuliano Gemma, recentemente scomparso, di cui ha elogiato  le incomparabili doti umane e professionali.  Sotto l'accurata regia di Gianfranco Manetta è comparsa a metà serata sul palcoscenico Piera Degli Esposti, madrina d'eccezione della manifestazione che ha catturato l'attenzione del pubblico con racconti appassionanti della sua carriera di attrice di teatro, di cinema e di televisione. Come se fosse in un salotto si è lasciata intervistare sul divano dalla brava presentatrice Chiara Giallonardo per poi lasciare spazio alla consegna degli Esposimetri d'oro. Quattro i direttori di fotografia premiati di cui due giovanissimi come Matteo Cocco e Lorenzo Senatore che sognano l'Italia ma vivono e operano, l'uno in Germania e l'altro a Sofia, con successo a livello internazionale.
Gli ospiti, a vario titolo e con espressa convinzione, hanno sottolineato la validità del Premio Gianni Di Venanzo ritenendolo un evento prestigioso e inedito nel panorama cinematografico nazionale ed europeo. Tutti indistintamente hanno espresso parole di stima nei confronti del Presidente di Teramo Nostra, Piero Chiarini, che con bonomia e tenacia è riuscito, nell'arco di un ventennio,  a radunare a Teramo i più bei nomi del cinema e della cultura senza strane contaminazioni nella selezione degli artisti prescelti.. Del resto Piero Chiarini è così nella vita di tutti i giorni. Lo incontri lungo il corso o in piazza, a piedi o con la bicicletta in mano, e ti sussura a testa bassa....ti aspetto...non mancare...vedi se puoi. E tutti arrivano alla spicciolata ma ansiosi di incontrarlo per congratularsi e ammirarne la costanza e l'amore per la storia della sua città a cui ha dato tanto, senza risparmio e senza lamentazioni. I migliori auguri per tanti altri meritati successi.

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