OMAGGIO A TINO PELLEGRINI per dare un nome al Palascapriano



Erano giorni che pensavo di scrivere un articolo su un argomento inusuale per la cronaca cittadina, completamente presa dalle vicende poco edificanti  dell’amministrazione comunale arrivata al capolinea.  E’ però vero che la vita in città non si ferma sull’uscio della sede comunale e che i cittadini, per fortuna, guardano oltre il giardino della politica affinché Teramo torni a risplendere e a socializzare nei vari campi della storia, della cultura, dello sport. Proprio di sport oggi desidero intrattenervi  su un’idea che gira in Città ad opera di un gruppo di appassionati tifosi come chi scrive, tanto entusiasti quanto timorosi di non vedere accolta la loro interessante richiesta. 
Si, perché occorre trovare prima di tutto l’attenzione e la disponibilità dell’ente comunale, ormai nelle mani del commissario prefettizio, che detiene il bene da intitolare ad una grande figura che ha onorato con competenza e passione  il basket teramano oltre i confini della Casa dello Spot. Tino Pellegrini e il Palazzetto dello Sport, mi sembra il binomio perfetto per continuare a sognare di pallacanestro fra le generazioni di atleti che lui ha egregiamente formato e i ragazzi che si avvicinano numerosi verso una delle più belle discipline sportive. Sono convinto che sarebbe un gesto condiviso ed apprezzato non solo dai tifosi ma anche da quanti, e sono numerosi, hanno conosciuto  il Professor Pellegrini nei vari campi di gioco e nei momenti di gloriose vittorie, tenacemente conquistate in virtù dei suoi insegnamenti di sportivo e di rigoroso educatore nel mondo della scuola. Non occorrono tanti ingredienti elogiativi per cogliere  il ritorno d’immagine e di promozione di una Teramo da sempre conosciuta  attraverso la pallacanestro che ha trovato con l’impegno di Tino Pellegrini uno dei punti di eccellenza competitiva più elevati, non escluso l’ambito traguardo della serie A. 

Mi è capitato fra le mani un foglietto di un periodico locale in cui Tino Pellegrini scrive di basket in una rubrica dal titolo “Amarcord”, senza data e senza citazioni roboanti. Egli parla semplicemente di…” campionati e tornei a cui partecipavano squadre di militari americani che mostravano un alto livello tecnico e che funzionavano da vere lezioni di rinnovamento per i giovani come Bebè Martorelli che giocavano nella pallacanestro”. Erano i tempi eroici del 1949, ricorda Pellegrini, …” la forte D’Alessandro dei Sorgi, Rastelli, Forti, Pierannunzi, Rubini, Porretti, Gavini, Ambrosini, Pellanera 1 e Pellanera 2 , quando iniziava il ciclo di  incontrastato dominio nei campionati di serie C; ciclo che si concluderà con la promozione in B”.  Una lunga vita per lo sport quella di Tino, recentemente scomparso, che ha lasciato tracce inequivocabili di bravura e di equilibrato protagonismo, come si addice, del resto, ad un rigoroso maestro del suo calibro. E’ giunto, dunque, il momento di dare un nome prestigioso e funzionale al Palazzetto dello Sport avanzando una formale richiesta di intitolazione presso il Comune di Teramo per vederla accolta nel corso dell’attuale campionato, quale miglior auspicio per un futuro ancor più entusiasmante della Teramo Basket 1960, oggi ben rappresentata dal presidente Ermanno Ruscitti.



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