A piedi o in bici nel cuore della Riserva Naturalistica del Borsacchio dove nidificano fratini e tartarughe marine

 di Marcello Maranella

Pedalando lungo la pista ciclabile  che costeggia la ferrovia a nord di  Roseto degli Abruzzi si scopre un'area marina tra le più suggestive e incontaminate della costa teramana. Una piccola striscia di natura  selvaggia posta a confine con la frazione di Cologna spiaggia in cui si mescolano odori e sapori salmastri sopra dune sabbiose e fitti canneti ondeggianti al soffio di brezza mattutina. La vista spazia dalle assolate colline che salgono verso l'abitato del borgo di Montepagano ai rotoloni imballati di fieno dei campi coltivati fino all'arenile. Impossibile resistere ad un tuffo rigenerante  in quelle acque limpide della  riserva naturalistica del Borsacchio. E' così  denominata dal torrente omonimo che l'attraversa e  racconta storie di guerra e resistenza ma anche di greggi e pastori transumanti. Narrazioni quasi fiabesche che  riaffiorano negli appunti delle Guide del Borsacchio assieme a nozioni di biodiversità marina per la curiosità di turisti e vacanzieri di ogni età.  

Marco Borgatti
"Dopo anni di duro lavoro per mantenere intatto e protetto questo tratto di mare finalmente si raccolgono buoni frutti. Sono migliaia i turisti che ogni estate ci seguono con interesse crescente. A fine mese convocheremo una conferenza stampa con dati e cifre che presentano un bilancio piuttosto positivo", assicura con una certa soddisfazione il Presidente dell'Associazione Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, mentre intrattiene un gruppo di giovani bagnanti  che girano intorno al sito di nidificazione di una tartaruga marina della specie caretta caretta, nei pressi del fabbricato diroccato in riva al mare. Si tratta di un evento molto importante riscontrato proprio dalle guide nei loro consueti giri di monitaraggio e segnalato alle autorità competenti per le conseguenti misure di tutela dell'area fino al 30 settembre prossimo.."salvo schiusa anticipata delle uova sul tratto di spiaggia indicato", così come previsto nell'ordinanza  firmata dal sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes.
"Più che le norme di tutela e salvaguardia dell'area sono le sacre regole della natura  che spingono specie rare come  la tartaruga di mare "caretta caretta" a nidificare nella nostra riserva", fa notare  il capo delle guide, citando con immensa gratitudine il suo maestro, il compianto Franco Sbrolla, per  l'opera svolta con coerenza, combattività e lungimiranza in difesa del Borsacchio. Con eguale enfasi ricorda gli utili consigli improntati al fare più che protestare dell'ex commissario della riserva Fabio Vallarola nel diffondere fra la gente il valore della sostenibilità ambientale nelle sue molteplici espressioni naturalistiche. Il progetto salva Fratino nasce da tali premesse assurgendo a immagine simbolo dell'area marina del Borsacchio: "A dimostrazione", aggiunge Marco Borgatti, che la presenza in riserva di questo piccolo trampoliere a rischio estinzione ne attesta la preziosità di spiaggia pulita e ricca di vegetazione spontanea". E la fiaba continua all'insegna del volontariato e del convinto sostegno materiale e immateriale degli operatori locali. Mi sembra un salto di qualità davvero significativo nel considerare il capitale naturale un investimento sicuro e, soprattutto, di lunga durata nel tempo da trasmettere in dote alle nuove generazioni non solo di ambientalisti!



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