Scomparsi per decenni riemergono a Teramo reperti archeologicoi della necropoli di Ponte Messato. Un tassello interessante della storia aprutina

P oco prima delle 16.00 l'automezzo del comune scarica in Via Delfico pietre pesanti da decodificare che vengono adagiati nell'atrio del Museo Archeologico. L'atmosfera un pò surreale di quell'edificio, negato alla pubblica fruizione dal 2016 dopo i danni ingenti dell'ultimo terremoto, rende ancor più impaziente l'attesa di conoscere provenienza e valore di quei reperti ritrovati per caso in uno dei cantieri sparsi alla periferia della cità. E' l'assessore alla cultura Andrea Core a rompere il ghiaccio sui preziosi ritrovamenti che costituiscono senza alcun dubbio un tassello molto interessante della storia di Teramo. Si mostra visibilmente soddisfatto nel dare una notizia che si attendeva dagli anni sessanta (risale al 1961 l'ultinma schedatura dei reperti, sottolinea l'assessore) di cui non si è saputo più nulla fino ad oggi, producendo una mancanza significativa nella necropoli di Ponte Messato, G li fa eco il rappresentante della So...