Interessante dibattito all'Università di Teramo sulla "Verità per Giulio Regeni"

Un caso che turba le coscenze degli italiani quello del ricercatore Giulio Regeni e che pone mille interrogativi sulla sua drammatica sorte. Proprio per non permettere che l'omicidio del ventottenne dottorando italiano scomparso in Egitto il 25 gennaio scorso finisca dimenticato l'Univerità di Teramo e Amnesty International Italia aprono una discussione sulla "Verità per Giulio Regeni". "LAteneo di Teramo, si legge in una lettera aperta del Rettore Luciano D'Amico, chiede un intervento forte del Governo italiano per la difesa della ricerca, dei diritti alla persona, della sicurezza dei ricercatori e l'impegno a proseguire nelle indagini, in modo che i responsabili di questi crimini possano essere identificati e assicurati alla giustizia". Di ciò è altresì convinta l'intera comunità scientifica dell'Università di Teramo che invita ad intervenire al dibattito previsto per mercoledì 20 aprile alle ore 15.30 nella Sala delle Lauree della Facoltà di Giurisprudenza in relazione alla posizione del Parlamento europeo che il 10 marzo 2016 ha approvato a larga maggioranza una proposta di risoluzione condannando la tortura e l'uccisione di Regeni e le violazioni dei diritti umani da parte del governo egiziano. Data la complessità della vicenda in esame si tratta indubbiamente di una iniziativa di elevato spessore sociale e culturale che qualifica l'attività dell'Ateneo teramano. Tra gli interventi oltre al Rettore D'Amico sono previsti contributi del preside della Facoltà di Giurisprudenza Floriana Cursi, del presidente  di Amnesty Italia Antonio Marchesi,  di Pietro Gargiulo e Emanuela Pistoia docenti di Diritto Internazionale e Diritto dell'Unione Europea presso le Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza.