Oggi pomeriggio ad Amatrice si celebreranno i funerali delle vittime del tragico terremoto dopo giorni estenuanti di accanimenti mediatici di ogni genere. Tutti sanno tutto e, soprattutto, chi non ha affatto dimestichezza con la scrittura diffonde imbecillità a profusione. E' la saga dei tuttologi e dei "giusti" secondo cui la colpa è sempre dell'altro. Il terremoto diventa un evento marginale. La dissoluzione di antiche comunità dell'Appennino sembra non percepibile nella sua tragica dimensione. E pensare che appena sette anni fa a L'Aquila, alla stessa ora circa, altre vite, giovani vite essenzialmente, si spensero a causa di gravi leggerezze umane imperdonabili. Come in preda ad una maledizione le antiche popolazioni italiche continuano a pagare un prezzo altissimo di fronte agli avvertimenti della natura a cui non seguono mai comportamenti coerenti per evitare il dissolvimento di un immenso patrimonio accresciuto nei secoli in ogni angolo della penisola. ...